Fabi Mag

Tutte le ultime novità dal mondo FABI

Archivi Categoria: Fabicosebuone

12/06

L’azienda pasta mancini

Il progetto parte con gli spaghetti, a casa di Massimo Mancini. Mentre pronuncia la parola “famiglia”, un riflesso di gratitudine attraversa gli occhi di Massimo: perché l’avventura di Pasta Mancini è un ritorno a casa, un cerchio che si chiude. È il 1938 quando nonno Mariano decide, lungimirante, che deve essere un trattore a muovere le sue trebbie. La stessa lungimiranza che ha Massimo tanti anni dopo quando insieme a Ernesto Paoletti, architetto ed amico fraterno, inizia a progettare il suo pastificio. Ci sono dieci ettari di terreno per dare forma alle loro speranze e un solo obiettivo: fare del grano Mancini la migliore pasta possibile. Oggi a Monte San Pietrangeli, in mezzo a un campo di grano, si producono in famiglia prodotti considerati tra i migliori al mondo. Emanuele Fabi e Massimo Mancini hanno scelto gli spaghetti per celebrare un’amicizia, due famiglie, il nostro anniversario e la nuove idea di Maison Fabi. Siamo i primi ad avere il privilegio di personalizzare interamente una parte del pack elegantissimo e degno del prodotto che contiene.

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12/06

Elisio Fabi: “Ma prima vogliamo dirvi della storia della Famiglia Fabi e delle sue origini contadine”

Mio padre, Flaminio Fabi, era nato a Montegranaro il 16 gennaio 1906, mia madre, Gentilina Contenti, era nata sempre a Montegranaro il 9 maggio 1909. I miei genitori si sono sposati nel 1929, l’anno della grande neve e della depressione. Entrambi erano contadini, ma mio padre era a mezzadria e ci è rimasto fino al 1956, anno della sua morte; mia madre invece era una coltivatrice diretta e c’era una notevole differenza: mentre mia madre aveva un piccolo podere di proprietà di famiglia, mio padre coltivava una terra non sua e aveva un padrone, un certo Sor Mario Botti di Monte San Giusto. La terra di questo signore l’abbiamo comprata noi nel 2000 per costruire la fabbrica dove siamo ora.


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Pensate un po’ come gira il mondo, chi poteva immaginare alla morte di mio padre che dopo cinquantaquattro anni, avremmo comprato un terreno di Sor Mario Botti? Nessuno, era assolutamente impensabile. Questo mi fa dire che nella vita non bisogna arrendersi mai; si deve lavorare sempre e credere in ciò che si fa…..

Fin da piccolissimo, ricordo che si mangiava quello che la terra produceva, al mattino polenta o polentone, a pranzo fagioli o ceci e alla sera erbe cotte con un po’ di lardo; la cosa importante, però era che prima di consumare questa poverissima cena, bisognava recitare il rosario. Ancora oggi ricordo quella volta che mio padre Flaminio non finiva mai di pregare ed io, che quella sera avevo tanta fame, protestai. Papà, che era in ginocchio, si alzò e mi bastonò di santa ragione, avrò avuto circa sei anni.

Quella sera non l’ho mai dimenticata, perché né mia madre, né i miei fratelli più grandi o mia nonna osarono prendere le mie difese; forse mio padre non aveva pensato che ero solo un bambino che aveva fame….

Negli anni ’50 la terra si arava con le mucche; mio padre guidava l’aratro ed era una fatica enorme tenerlo conficcato nella terra arida per tante ore al giorno. Si iniziava ad arare verso le tre del mattino e si smetteva dopo sette ore. A dieci anni io mi alzavo a quell’ora assieme a mio fratello Enrico, a mia sorella Viola e a mia mamma. Come tutti i bambini di dieci anni che vengono svegliati presto, anch’io mi lamentavo e mia madre mi diceva: “Cocco mio, non sei nato dal ventre di una signora, ma dalla pancia di una donna povera, perciò ti devi alzare e andare ad aiutare tuo padre.” Così era la vita.

10/06

SPAGHETTONI ALLA PUTTANESCA

Oggi vogliamo essere italiani puri per cui vi proponiamo una ricetta che nasce dalla famosa e proverbiale capacità degli italiani di arrangiarsi in ogni situazione, di essere furbi ad ogni costo.

Abbiamo unito questa capacità tipica italiana con un’altra capacità tipica italiana, la capacità di produrre cibo buono, sano e naturale come gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE ed abbiamo riadattato la ricetta in una versione semplice ma gourmet.

La ricetta della puttanesca nasce infatti all’epoca in cui erano in attività le case di appuntamenti, nelle quali prima o dopo la “performance ” si trovavano sempre ingredienti di uso comune in qualsiasi casa italiana , soprattutto del sud, come pomodori, olive e capperi ; con questi semplici ingredienti i gestori delle case, ma spesso anche le signore stesse usavano preparare un piatto di pasta da offrire agli avventori, dietro il pagamento di un piccolo extra.

Avendo noi a che fare con una pasta nobile come gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE abbiamo ricavato una versione gourmet di questo piatto, adattando la ricetta come sempre al nostro tipo di pasta.

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INGREDIENTI
Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE – 90 gr
Olive nere denocciolate – 30 gr
Pomodorini pachino – 30 gr
Capperi dissalati – 30 gr
Acciughe sotto sale – 30 gr
Olio EVO, sale, pepe, peperoncino, aglio q.b.

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Mettiamo a cuocere in acqua bollente e non salata i nostri Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE e, mentre scorrono i 10 minuti di cottura ideale, prepariamo il condimento in questo modo; teniamo da parte qualche oliva (1), qualche cappero ed un paio di pomodorini da usare per la decorazione (2), e mettiamo tutti gli altri ingredienti nel bicchiere del frullatore insieme a olio e del peperoncino fresco privato dei semi.

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Frulliamo tutto a crudo molto bene per emulsionare l’olio con il resto degli ingredienti e per far si che il composto abbia un colore tendente all’arancione scuro; passiamo la salsa ottenuta in un colino a maglia fine per eliminare tutte le impurità (3) come la pelle dei pomodori o qualche lisca rimasta di acciuga e mettiamolo a scaldare in padella (4) quando mancano due minuti alla scolatura insieme ad un mestolo di acqua di cottura, e saltiamoci dentro i nostri Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE per circa un minuto (5), giusto il tempo che serve alla pasta per assorbire il sapore vero che abbiamo estratto da tutti gli ingredienti.

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Impiattiamo (6) gli Spaghetti Mancini Unique Edition FABI|COSEBUONE a nido orizzontale (7) decorando con ciò che avevamo tenuto da parte, un giro di olio a crudo e, se gradite, qualche foglia di prezzemolo fresco (8).

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Ricetta di Luca Robledo

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